Il crescente sviluppo delle applicazioni di intelligenza artificiale alle macchine sta evidenziando in modo sempre più chiaro che questa evoluzione non può prescindere dalla centralità delle modalità di dialogo tra tecnologie e persone. Le attività di ricerca, ad ogni livello e in ogni area geografica mondiale, indicano la necessità e l’opportunità di attuare una “integrazione” e non una sostituzione delle macchine e delle loro capacità a quelle all’intelligenza umana. Una testimonianza molto significativa giunge proprio dalle prospettive e dell’attività di JOiiNT LAB, la nuova struttura recentemente entrata in operatività al Campus del Kilometro Rosso, laboratorio sorto dalla volontà di una compagine che vede istituzioni ed industria fortemente alleate per favorire il trasferimento tecnologico, con importanti prospettive proprio per quanto riguarda i campi di indagine dell’intelligenza artificiale applicata alla robotica. “E proprio da questa integrazione e sinergia – afferma il Prof. Antonio Bicchi, Senior Researcher – Principal Investigator Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation di IIT – che si determinano le migliori basi per sviluppare innovazione ed individuare soluzioni originali, che dalla ricerca teorica possono tramutarsi in proposte concrete, applicative. JOiiNT LAB, collocandosi in un territorio ad altissime capacità industriali, vertice in Europa nel manifatturiero, e posto lungo l’asse pedemontano dove il Campus di Kilometro Rosso si pone al centro di questa ideale linea, ritiene determinante rafforzare collaborazioni sul tema dell’intelligenza applicata alle macchine. Non a caso amo definire JOiiNT LAB un centro di ricerca tecno-umanistico. Più andiamo avanti nelle ricerche nel settore A.I. e più chiaro ci risulta che è solo dall’unione delle potenzialità di macchine e persone che si possono risolvere efficacemente problematiche che ognuna delle due componenti non potrebbe affrontare in modo così efficiente da sola. Lo evidenzia proprio l’importante progetto che abbiamo attualmente in corso presso JOiiNT LAB e che ha determinato la nascita stessa di Robotic Intelligence League Bergamo: un dimostratore in grado di aggiungere adeguate capacità sensoriali e attuative al lavoro umano in diversi contesti operativi dell’industria manifatturiera, della logistica integrata e dei servizi. Un sistema di automazione totalmente innovativo, nella concezione come nei risultati attesi, trasversale nei principi di ricerca e verticale nelle sue capacità di adattarsi al meglio alle specifiche necessità di ogni azienda che partecipa al progetto.
Colgo l’occasione per ringraziare dalle pagine di Smart News il nostro ricercatore Manuel Catalano, dello staff IIT, e Stefano Ierace responsabile direttivo di Intellimech: entrambi, con le loro specifiche competenze e nei loro ruoli, hanno contribuito a costruire in modo rapido in JOiiNT LAB il clima giusto per lavorare bene. Con il nostro dimostratore e con le attività di ricerca che abbiamo in mente, sottolineiamo la volontà sempre più smart della tecnologia e dell’intelligenza applicata alle macchine: soluzioni che mantengono la persona al centro, nel controllo e nella gestione. Questo elemento ritengo sia decisivo, anche a livello etico oltre che ingegneristico ed imprenditoriale, affinché l’Intelligenza Artificiale si confermi una delle prospettive più favorevoli per la vita delle persone, oltre che per il loro lavoro. Presupposto fondamentale anche per attuare quella condizione Tecno-Umanistica che oggi è imprescindibile e distintiva nell’attività di ricerca”.
Prof. Antonio Bicchi, Senior Researcher – Principal Investigator di IIT – Istituto Italiano di Tecnologia